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Bandi

Assegno di ricerca AGOC – IX edizione

La nona edizione dell’Assegno di ricerca intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, indetto dall’Archivio generale dell’Ordine carmelitano, è stata vinta dal dottor Filippo Catanese, archivista paleografo e dottore di ricerca in Cultural Heritage Studies.

Filippo svolgerà un progetto di edizione critica intitolato: Le visite della Congregazione Mantovana dell’Ordine Carmelitano tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo, incentrato su due registri manoscritti conservati presso il nostro archivio, contenenti i resoconti delle visite effettuate dai priori generali Enrico Silvio (1599) e Girolamo Ari (1660) ai vari conventi della Congregazione Mantovana.

Questo lavoro di ricerca darà ulteriore luce a una delle più importanti riforme dell’Ordine carmelitano, permettendo di mappare le singole case e i frati che vi appartenevano e di conoscerne nel dettaglio l’organizzazione amministrativa, comunitaria e patrimoniale.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al bando e al verbale di assegnazione: https://archivioocarm.com/assegno-di-ricerca-alla-memoria-di-p-emanuele-boaga-nona-edizione-2025/ .

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Notizie

Nomina dei nuovi direttori per i nostri istituti

L’Archivio e la Biblioteca generali hanno due nuovi direttori: per l’Archivio padre Giovanni Grosso, ex preside dell’Institutum Carmelitanum e storico della Chiesa, che ha già ricoperto il ruolo di archivista generale nel 2014-2015; e per quanto riguarda la Biblioteca padre Max Agung, proveniente dall’Istituto Carmelitano Indonesiano, nel cui contesto si è dedicato alla ricerca e promozione della spiritualità del Carmelo.

Anche la carica di preside dell’Institutum è stata rinnovata, con la nomina di padre Boby Sebastian Tharakkunnel, specialista in diritto canonico e civile, il quale coordinerà e promuoverà le attività scientifiche per i prossimi sei anni.

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Curiosità dell’Archivio

Il frate disegnatore

Oggi vi vogliamo mostrare una particolarità di un nostro manoscritto della sezione Personae, un tempo appartenente alla Biblioteca della Traspontina e contenente il testo della Logica nostri carmelitae Ioannis Baptistae Bacconis antiqui doctoris celeberrimi.

Datato 1646-1647, questo volume porta la firma di fra’ Giovanni Abramo Peri, frate carmelitano e giovane studente del reale convento di Napoli, che lo aveva originariamente in uso. Nel dettaglio raffigurato alla carta 11r, un piccolo disegno riempitivo di sua mano: un agnello stilizzato, accompagnato da un cartiglio con la scritta «Ubi humilitas ibi sapientia» — “Dove c’è umiltà, lì c’è sapienza”.

In tutto il volume compaiono minuti disegni di ogni sorta, al fine di decorare spazi e pagine bianche.

Per leggere la Newsletter online e per iscriversi, si rimanda al seguente indirizzo web: https://www.ocarm.info/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/prayer/20251030134226/

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BANDI

Assegno di ricerca AGOC – Nona edizione (2025)

Come ogni anno, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, che fu archivista generale dell’Ordine per circa trent’anni.
I progetti devono essere incentrati su ricerche storiche, religiose, filologiche o archivistiche, partendo dall’analisi del patrimonio documentario conservato nel nostro Archivio. L’obiettivo è quello di produrre un elaborato scientifico sulla base degli studi effettuati (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.), di cui si
valuterà la pubblicazione con Edizioni Carmelitane.
La scadenza per l’invio delle candidature è prevista per il 31 luglio 2025.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al bando: 

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Progetti

Restauro dei sigilli dellAGOC

Da alcuni anni, grazie ai contributi dell’8xMille della Conferenza Episcopale Italiana destinati ad Archivi e Biblioteche ecclesiastiche, il nostro archivio ha potuto programmare e commissionare alcuni interessantissimi progetti di restauro dei sigilli conservati nella Sezione Diplomatica.

Infatti, tra il 2023 e il 2024 il dottor Luca Becchetti, Conservatore dei Sigilli dell’Archivio Vaticano e Responsabile del laboratorio di restauro Sphragis, ha riportato all’antica bellezza un totale di 87 sigilli in cera, 50 ancora attaccati alle originarie pergamene e 37 staccati, caduti da privilegi vescovili e bolle pontificie a causa dell’usura del tempo oppure da essi recisi in conseguenza della vecchia abitudine, non più accettabile secondo le moderne tecniche di conservazione, di custodirli separatamente dai documenti membranacei di provenienza.

La nostra speranza è di poter proseguire in questa attività anche in futuro, completando così l’opera di restauro e studio dei restanti sigilli pendenti in cera e piombo della nostra preziosa collezione.

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Notizie

Catalogazione dei volumi della BiGOC

Siamo lieti di informarvi che l’attività di catalogazione del patrimonio librario della Biblioteca Generale Carmelitana sta procedendo a pieno ritmo e ha condotto, attualmente, all’inserimento di 1.115 record bibliografici (tra volumi antichi, moderni e nuove acquisizioni), all’interno del portale degli istituti culturali ecclesiastici BeWeb, in collegamento con il più ampio sistema di catalogazione nazionale Opac SBN.
Questo risultato rappresenta per il nostro istituto un dato senza dubbio incoraggiante e dimostra l’importanza della catalogazione quale attività principale per la diffusione e la conoscenza delle collezioni librarie della Biblioteca, che consente, inoltre, di effettuare anche un controllo sulle stesse.
Consapevoli del vasto lavoro che ci aspetta e prevedendo una conclusione dell’attività in tempi dilatati, stiamo dando priorità a quelle che pensiamo possano essere le esigenze di studio e di ricerca della nostra comunità da un lato e degli utenti esterni dall’altro. Infatti, in questo momento, abbiamo avviato, parallelamente, anche la catalogazione dei periodici, con un costante aggiornamento del posseduto.

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Per leggere la Newsletter online e per iscriversi, si rimanda al seguente indirizzo web: 

https://www.ocarm.info/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/prayer/20250130095824/

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Eventi

Descrivere incunaboli – Catania 11 ottobre 2024

La Biblioteca Generale Carmelitana ha avuto il piacere di partecipare alla Giornata di studi “Descrivere incunaboli”, organizzata dal Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, nell’ambito del progetto PRIN 2020: “MeMo: Memory of Montecassino”.

L’incontro, patrocinato dalla biblioteca stessa, insieme alla SISBB, all’AIB Sicilia e alla Società di storia patria per la Sicilia orientale, si è svolto l’11 ottobre scorso presso il Monastero dei Benedettini di Catania e ha riguardato i progetti di studio e di descrizione di importanti fondi incunabolistici italiani.

Il lavoro di schedatura degli incunaboli, da poco intrapreso dalla Biblioteca Generale Carmelitana, è stato illustrato da Rosa Parlavecchia (Università di Salerno) e da Sara Bischetti (Biblioteca Generale Carmelitana) ed è stato l’occasione per divulgare la conoscenza del più antico patrimonio librario ivi conservato.  

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Novità

L’Archivio e la Biblioteca generali dell’Ordine Carmelitano su Academia.edu

L’Archivio e la Biblioteca generali dell’Ordine Carmelitano sono di recente entrati a far parte del portale Academia, con l’obiettivo di condividere e diffondere tra gli studiosi, sia religiosi che laici, le numerose pubblicazioni (monografie, saggi e articoli) scaturite negli ultimi anni dalle ricerche condotte in Archivio e Biblioteca. I diversi studi sono stati pubblicati da Edizioni Carmelitane, casa editrice della Curia Generalizia dell’Ordine Carmelitano e dell’Institutum Carmelitanum.

La finalità più ampia è stata, inoltre, quella di far conoscere l’Archivio e la Biblioteca dei Carmelitani in quanto istituzioni non solo ecclesiastiche, ma anche culturali, includendole all’interno della comunità scientifica internazionale per eventuali future collaborazioni e progetti.

Per il momento, sono stati inseriti gli ultimi lavori usciti nelle diverse collane di Edizioni Carmelitane, che potete visionare al seguente link: https://independent.academia.edu/ArchivioeBibliotecageneralidellordinecarmelitano.

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Bandi

Assegno di Ricerca AGOC – Ottava edizione

L’ottava edizione dell’Assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, indetto dall’Archivio generale dell’Ordine Carmelitano, è stata vinta dalla dottoressa Antonella Dejure, la quale svolgerà uno studio intitolato: La corrispondenza delle monache carmelitane dei monasteri di San Gabriele Arcangelo di Capua e del Ss. Salvatore di Capri a padre Serafino Maria Potenza (1697-1763): regesto, edizione, studio storico e linguistico della documentazione conservata nell’Archivio generale dell’Ordine dei carmelitani.

Ci auguriamo che questo lavoro possa essere un’occasione non solo per contribuire a rafforzare l’identità dell’Ordine Carmelitano, ma anche per coinvolgere un’udienza internazionale, attraverso una tematica di interesse globale come quella della corrispondenza femminile.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al bando e al verbale di assegnazione: https://archivioocarm.com/assegno-di-ricerca-alla-memoria-di-p-emanuele-boaga-ottava-edizione-2024/

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Per leggere la Newsletter online e per iscriversi, si rimanda al seguente indirizzo web: https://www.ocarm.info/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/prayer/20241030092859/

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Ricerche in Archivio

Intervista a Michele De Nittis

Michele è un archivista free-lance che collabora col nostro Archivio ormai da diversi anni. Ha recentemente ultimato il progetto di riordinamento e inventariazione della Sezione Confraternite: perciò abbiamo pensato di intervistarlo e far conoscere il suo lavoro.

Michele, puoi descriverci brevemente in cosa consiste la Sezione Confraternite?

La sezione Confraternite si compone di 17 buste e 19 registri e volumi. La documentazione copre un arco cronologico che va dal XVI al XX secolo e conserva prevalentemente gli atti relativi all’erezione delle confraternite carmelitane di tutto il mondo.

Lo scopo delle confraternite è di favorire la devozione allo Scapolare ed eventualmente solennizzare, a livello locale, la festa della Madonna del Carmine.

Secondo la tradizione, il rito di imposizione dello scapolare si diffuse in seguito all’apparizione della Vergine a san Simone Stock, priore generale dell’Ordine, che sarebbe avvenuta il 16 luglio 1251. In tale occasione, fu rivelato che chi avesse indossato l’abitino con devozione, sarebbe andato in Paradiso il sabato successivo alla sua morte (il cosiddetto “privilegio sabatino”).

Il bisogno di raccogliere la documentazione relativa alle confraternite nacque quando papa Clemente VIII, con la bolla Quaecumque del 7 dicembre 1604, dispose che le piccole confraternite sparse per il mondo si aggregassero alle arciconfraternite romane, conferendo ai superiori generali e ai vescovi la possibilità di erezione di nuovi sodalizi. Per i carmelitani, le arciconfraternite furono quelle di Santa Maria in Traspontina, di San Martino ai Monti e di San Crisogono.

Per l’erezione di una nuova confraternita, il parroco o la comunità interessata dovevano – e devono tuttora – trasmettere al priore generale oppure al priore provinciale di competenza una supplica o un memoriale, con allegato il consenso del vescovo locale. Verificata la correttezza dei documenti e della procedura, l’Ordine provvede alla spedizione del decreto di erezione agli interessati, registrando tale atto nel registro generale.

Le confraternite possono essere istituite anche per decreto vescovile. Purtroppo, per questo tipo di confraternite, non c’è traccia in Archivio generale, in quanto la Curia diocesana non è tenuta a trasmettere documentazione alcuna alla Curia generalizia dell’Ordine.

In Italia e in Europa le confraternite patirono per le disastrose soppressioni del Settecento e dell’Ottocento. Durante il Novecento ci furono molti tentativi per cercare di dare nuova linfa alla devozione dello scapolare; sembrerebbe che finalmente, con la riscoperta del ruolo del laicato seguita al Concilio Vaticano II, si sia in parte recuperata la dimensione associativa dei secoli passati.

È possibile avere un’idea del numero di confraternite?

Nell’Archivio generale, o nella Sezione Confraternite o nel Commune Ordinis, mi è stato possibile reperire informazioni su oltre 5.500 confraternite. I documenti più antichi riguardano prevalentemente l’Italia e gli altri paesi europei, ma con l’impulso missionario otto-novecentesco, la devozione allo Scapolare ha raggiunto anche i luoghi più remoti della Terra.

Durante la redazione dell’inventario quali soluzioni metodologiche e quali problematiche hai dovuto affrontare?

Nel mio lavoro ho proceduto a tappe: sono partito, infatti, dalla realizzazione di un elenco di consistenza, per rendermi conto del materiale su cui, poi, sarei andato a lavorare più nel dettaglio. Successivamente ho impostato delle tabelle con le quali ho realizzato un inventario sommario, individuando il luogo e l’anno di erezione di ciascuna confraternita. Infine sono passato alla regestazione dettagliata di ciascun documento, carta per carta, fornendo così uno strumento che permette di ricercare informazioni su date, luoghi e persone.

Per ovviare alla mancanza di documentazione per tutto il Settecento e la prima metà dell’Ottocento, ho ritenuto opportuno procedere allo spoglio dei registri dei priori generali, in cui sono sinteticamente annotate le date di erezione delle confraternite: questo mi ha permesso di ricostruire il numero, la collocazione geografica e cronologica anche di confraternite di cui non si sono conservate le singole richieste di erezione o altra documentazione specifica.

Forse l’unica difficoltà che ho dovuto affrontare è stata la non conoscenza di alcune lingue (come il francese e l’olandese), per cui mi sono dovuto avvalere del supporto di amici e colleghi.

Puoi raccontarci qualche curiosità che hai rilevato nel corso del tuo lavoro?

Tra le prime cose che mi vengono in mente, penso ad una lettera del parroco di Upytė (frazione di Panevėžys, in Lituania), che esattamente 100 anni fa, il 3 luglio 1924, scriveva a Roma per l’erezione della confraternita: purtroppo non si era potuto fare prima, perché sotto il dominio zarista, cessato da pochi anni, erano vietate tutte le confraternite e congregazioni ed i vescovi avevano solo la facoltà, concessa loro dalla Sede Apostolica, di ascrivere i fedeli a tutte le confraternite, senza l’onere della tenuta dei registri degli ascritti.

Penso anche agli stravolgimenti seguiti alla Seconda Guerra Mondiale che hanno portato alla migrazione forzata di interi popoli: mi riferisco a documenti scritti da parroci polacchi in territori dell’attuale Ucraina o da tedeschi nell’attuale Polonia oppure da preti dalmati che si esprimevano in italiano.

Hanno attirato la mia attenzione in special modo i documenti provenienti da territori lontanissimi: ad esempio, nel 1900 furono erette alcune confraternite in Nuova Caledonia e nel 1927 una confraternita nell’attuale Wuhan, in Cina.

Molto interessanti sono anche numerosi assensi firmati da vescovi poi divenuti beati o santi, come il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, o Albino Luciani, vescovo di Vittorio Veneto, poi patriarca di Venezia ed infine papa col nome di Giovanni Paolo I.

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Le curiosità dell’Archivio

Storielle stracciate

Talvolta in convento accadevano eventi divertenti ma incresciosi, che ci sono stati tramandati dai documenti conservati nel nostro archivio.

Il 16 luglio 1639 il priore generale Teodoro Straccio inviava una lettera al padre maestro Francesco Cristofori, priore di Senigallia, esortandolo a risanare una contrasto tra il sacrista del convento, suo confratello, e un gentiluomo della città.

Così scriveva il generale Straccio: “Il signor Annibale Baldassino mi scrive che, stando una sera con suo servitore e con altri cantando sotto la finestra di cotesto padre sagristano, il detto padre li gettò un gran catino d’acqua adosso e, perché il servitore si duolse, dicendo che insolenza era quella, il padre gli tirò un mezzo mattone, con pericolo d’ucciderlo s’il coglieva nella testa. È stato supposto al detto signor Annibale ch’il padre sagristano fece quell’insolenza per comandamento della Paternità Vostra, ma però esso no’l crede. Comonque sia, ella faccia ch’il suddetto padre sagristano dia sodisfattione al detto signore, che così conviene, altrimente il levarò da cotesto convento, né permetta la Paternità Vostra che i suoi religiosi compiano simili insolenze.” [AGOC, II C.O. 1(24), fasc. 8, p. 93]

Non sappiamo come si sia risolta la questione, ma una cosa è certa: per meritarsi la secchiata d’acqua e il mezzo mattone, alla combricola dei cantori doveva proprio mancare l’orecchio musicale!

Disegno di Emanuele Boaga, tratto da: Storielle stracciate, aneddoti curiosi sui religiosi del Seicento dalle lettere di Teodoro Straccio, priore generale dei carmelitani, raccolti e illustrati a cura di JSEB, Roma 1980.

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Eventi

Archivissima 2024

In occasione dell’evento nazionale Archivissima 2024 – Il Festival e la Notte degli Archivi, quest’anno dedicato al tema #Passioni, venerdì 7 giugno 2024 presso il Centro Internazionale Sant’Alberto (Roma), si è svolta la tavola rotonda intitolata: «Aut pati aut mori». La simbologia del cuore nell’iconografia femminile carmelitana.

Mario Alfarano, archivista e bibliotecario generale, ha dialogato con lo storico dell’arte Ruggiero Doronzo e il teologo Charlo Camilleri, sviscerando i significati spirituali e culturali dell’immagine del cuore nella vita e nell’immaginario di alcune mistiche carmelitane dell’età moderna, da santa Teresa d’Avila a santa Maddalena de’ Pazzi, fino alla venerabile pugliese Rosa Maria Serio.

Ci fa piacere condividere con voi alcuni scatti della serata.

L’evento è stato trasmesso in streaming ed è accessibile sul nostro canale YouTube:  https://www.youtube.com/watch?v=t3JHYfRwesw 

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Bandi

Assegno di ricerca intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga 2024

Ricordiamo che la scadenza per la presentazione delle candidature al Bando di ricerca indetto dall’Archivio Generale dei carmelitani (2024, VIII edizione) è fissata improrogabilmente per il giorno 31 luglio 2024. Il plico contenente la domanda di partecipazione e il progetto può essere recapitato tramite posta raccomandata o pec oppure consegnato a mano presso l’Archivio.

Trovate tutti i dettagli sul nostro sito web:

Per leggere la Newsletter online e per iscriversi, si rimanda al seguente indirizzo web:

https://www.ocarm.info/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/prayer/20240626082821/

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Eventi

Presentazione del libro di Marco Papasidero

Martedì 9 aprile 2024, alle ore 16, presso l’Università di Roma Tre, Dipartimento di Studi Umanistici, sarà presentato il volume Miracula et benefitia. Malattia, taumaturgia e devozione a Licata e in Sicilia nella prima età moderna (Edizioni Carmelitane, 2021), realizzato attraverso ricerche d’archivio.

Dialogheranno con l’autore i professori Paolo Broggio, Maria Chiara Giorda e Carla Noce, dell’Università di Roma Tre. L’evento sarà introdotto da Giovanna Brizi, postulatrice generale dell’Ordine carmelitano.

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Bandi

Assegno di ricerca AGOC – Ottava edizione (2024)

Come ogni anno, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, che fu archivista generale dell’Ordine per circa trent’anni.

I progetti devono essere incentrati su ricerche storiche, religiose, filologiche o archivistiche, partendo dall’analisi del patrimonio documentario conservato nel nostro Archivio. L’obiettivo è quello di produrre un elaborato scientifico sulla base degli studi effettuati (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.), di cui si valuterà la pubblicazione con Edizioni Carmelitane.

La scadenza per l’invio delle candidature è prevista per il 31 luglio 2024.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al bando: 

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Le curiosità dellArchivio

Lettera autografa del Mantovano

Il beato Giovanni Battista Spagnoli, detto il Mantovano (1447-1516), umanista e poeta carmelitano, guidò per un lungo periodo la Riforma Mantovana, divenendo poi, nel 1513, priore generale dell’Ordine. Nella lettera autografa del 28 agosto 1514, che qui vi mostriamo, il Mantovano scriveva a Nicolò Audet (1481-1562), divenuto provinciale di Terra Santa, ordinandogli di recarsi a Cipro, sede della suddetta provincia, per prenderne possesso. L’Audet, infatti, ritardava il proprio trasferimento da Venezia, dove aveva risieduto fino a quel momento. Si tratta di una corrispondenza tra due personalità di spicco della storia carmelitana: un generale in attività, il Mantovano, e un futuro generale, l’Audet, che dieci anni più tardi sarebbe stato eletto anche lui a capo dell’Ordine.

Inoltre la lettera è anche una reliquia, poiché sottoscritta di proprio pugno dal beato Mantovano.

Vista la sua importanza, il documento è stato restaurato nel 2018 dalla dottoressa Eulalia Ramos, che lo ha reso nuovamente leggibile e consultabile.

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Avvisi

Chiusura pasquale

I nostri istituti chiuderanno per le festività pasquali nei seguenti giorni:

Archivio generale:

da martedì 26 marzo a martedì 2 aprile 2024

Biblioteca generale carmelitana:

da martedì 2 aprile a venerdì 5 aprile 2024.

Cogliamo l’occasione per augurarvi

una serena Pasqua!

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Per leggere la Newsletter online e per iscriversi, si rimanda al seguente indirizzo web:

https://www.ocarm.info/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/prayer/20240319144554

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BANDO «EMANUELE BOAGA» 2023

Il Bando intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, giunto alla settima edizione, è stato ideato nel 2017 per promuovere studi sul materiale dell’Archivio generale dell’Ordine carmelitano. Ogni anno i progetti presentati vengono esaminati da una commissione internazionale, formata principalmente da studiosi carmelitani.

Quest’anno l’assegno è stato vinto dal dottor Marek Bebak, con un progetto di Musicologia, intitolato Mapping the Carmelites Musical Culture in Europe in the Seventeenth- and Eighteenth-Century. Preliminary research on the basis of the collection of the General Archive of the Carmelite Order in Roma.

Speriamo che questo lavoro possa mettere in luce un aspetto ancora così poco conosciuto della storia dell’Ordine.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al bando e al verbale di assegnazione: https://archivioocarm.com/assegno-di-ricerca-alla-memoria-di-p-emanuele-boaga-o-carm-settima-edizione-2023/

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LE PUBBLICAZIONI CARMELITANE

Intervista a Jacopo De Santi

In occasione della stampa del volume Santa Maria in Traspontina. La vita di una comunità carmelitana attraverso le carte d’archivio. Inventario del fondo, pubblicato da Edizioni Carmelitane (2023), abbiamo intervistato l’autore.

Jacopo De Santis è dottore di ricerca in Storia e scienze filosofico-sociali, con specializzazione in Storia religiosa; è inoltre diplomato archivista.

Jacopo, la tua pubblicazione è frutto del progetto di ricerca vincitore del terzo bando promosso dall’Archivio: come nasce l’idea?

«Durante il dottorato di ricerca ebbi modo di frequentare l’Archivio generale dell’Ordine per svolgere le mie ricerche sulla vita religiosa a Roma durante la Repubblica romana del 1849 e venni a conoscenza del fondo della chiesa e del convento di Santa Maria in Traspontina. Già consultando solo alcuni fascicoli, mi accorsi subito che si trattava di uno straordinario patrimonio documentario, estremamente prezioso non solo per lo studio della storia dell’Ordine ma anche per svolgere ricerche sulla storia religiosa di Roma. Tuttavia le carte, pur essendo ordinate, non erano corredate da uno strumento in grado di descrivere la documentazione e, quindi, di orientare gli studiosi nei nove metri lineari e nelle 182 unità archivistiche dalle quali è composto il complesso documentario.

Quando nel 2019 ho deciso di partecipare alla terza edizione dell’assegno di ricerca promosso dall’Archivio ed intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, mi ero da poco diplomato in archivistica e nutrivo il desiderio di confrontarmi con un lavoro di inventariazione di un fondo che mi avrebbe permesso di mettere in pratica le nozioni teoriche della disciplina archivistica che avevo studiato, prima all’università e poi alla scuola di archivistica dell’Archivio di Stato di Roma. Prima di presentare il progetto di ricerca richiesto dal bando, mi recai quindi all’Archivio generale per svolgere un sopralluogo finalizzato a scoprire quanto un progetto di inventariazione fosse effettivamente realizzabile e quali fondi custoditi nell’Archivio dell’Ordine avessero più bisogno di essere descritti per rendere più agevole la loro consultazione da parte degli studiosi. In questa occasione, grazie soprattutto al confronto con l’accogliente personale dell’Archivio, ho riscoperto le carte della chiesa e del convento di Santa Maria in Traspontina e ho così deciso di dedicare a queste ultime il mio progetto di ricerca, nonché anche la mia prima esperienza di descrizione di un fondo archivistico.»

Com’è strutturato il volume?

«Il volume presenta la struttura tipica di un inventario archivistico, così come prescritto dalle regole enunciate dalla disciplina, ed è diviso in due parti: una storica e di carattere discorsivo e l’altra più tecnica e finalizzata a descrivere il fondo.

La prima parte dell’inventario si compone di due introduzioni: una storica sul soggetto produttore dell’archivio, in questo caso la chiesa e il convento di Santa Maria in Traspontina, per un arco cronologico che va dall’insediamento dei Carmelitani nel XV secolo fino ai giorni nostri; l’altra introduzione è invece di carattere archivistico, ripercorre cioè le vicende dell’archivio e illustra i criteri che hanno guidato il lavoro di descrizione da me condotto.

La seconda parte consiste invece nella descrizione delle cinque serie e dei due fondi aggregati componenti l’archivio della Traspontina, corredata da brevi cappelli introduttivi per ogni serie, e presenta tutti quegli elementi indispensabili a rendere più agevole e fruttuosa la ricerca all’interno del complesso documentario. Completano poi il volume alcuni apparati: la tabella di raffronto delle vecchie e delle nuove segnature, gli elenchi dei priori, dei parroci e dei cardinali titolari di Santa Maria in Traspontina, la bibliografia e le fonti archivistiche consultate e, infine, l’indice dei nomi e dei luoghi.»

Durante la redazione dell’inventario quali problematiche hai dovuto affrontare? Hai qualche curiosità da raccontarci?

«Le maggiori problematiche riscontrate durante la redazione dell’inventario sono attribuibili al tentativo di ricostruire virtualmente le serie del fondo, facendo ricorso agli spezzoni dello stesso archivio custoditi in altri istituti di concentrazione, come l’Archivio di Stato di Roma e l’Archivio storico del Vicariato. Inoltre l’assetto assegnato al fondo da precedenti interventi di riordinamento (nonché la presenza di due fondi aggregati) non sempre mi permettevano di riconoscere immediatamente la consistenza e la natura delle serie, peculiarità che hanno richiesto al mio lavoro uno sforzo in più, finalizzato a ricostruire i legami logici che accomunano la documentazione senza scompaginare l’ordine attribuito all’archivio da precedenti riordinamenti. Per di più, man mano che studiavo le carte, mi appariva sempre più evidente che sotto il titolo di “Santa Maria in Traspontina” si sommavano (e a volte sovrapponevano) istituzioni diverse (la comunità religiosa e il convento, la parrocchia, la sede del Priore generale e della Provincia romana), quasi a prospettare la sussistenza in questo archivio di quel particolare fenomeno che la teoria archivistica italiana ha definito come “vischiosità archivistica”. Tuttavia, a parte le difficoltà tecniche e concettuali riscontrare nel corso della redazione dell’inventario, la problematica più grande è stata forse la pandemia da Covid che, nel bel mezzo del lavoro, ci ha confinati tutti a casa e ha interrotto per diverso tempo lo svolgimento del progetto.»

Per approfondimenti e acquisto della pubblicazione, si rimanda al sito di Edizioni Carmelitane: www.edizionicarmelitane.org

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LE CURIOSITÀ DELL’ARCHIVIO

La cioccolata carmelitana

Tra le carte di Santa Maria in Traspontina, recentemente inventariate da Jacopo De Santis, diversi documenti attestano che nel corso del XVIII secolo presso il medesimo convento romano, all’epoca sede della curia generalizia dei carmelitani, si producevano tavolette di cioccolata: lo testimonia la corrispondenza conservata nel nostro archivio, con la quale i frati di altri conventi e varie personalità del tempo chiedevano che s’inviasse loro questa prelibatezza.

In particolare, in un carteggio di diciassette lettere datate all’anno 1758, l’ex priore generale dei carmelitani Luigi Laghi, della Provincia Romagnola, richiedeva che gli fosse recapitato nel convento di Forlì un ordine di cioccolata, di cui doveva essere piuttosto goloso, riferendo – in maniera buffa – di farne un uso abituale, perché, a suo dire, lo aiutava a contrastare il respiro corto… e altri malanni: «Io continuo a soffrire ogni mattina la solita strettezza di petto e difficoltà di respiro, ma presa la cioccolata, che mi causa alcuni flati, resto libero» (13 aprile 1758).

Padre Laghi aveva una gran provvista di questo portentoso rimedio, come si legge in un’altra sua lettera: «Per la cioccolata ci è tempo sin che farete la nostra, perché ne tengo ancora per sei e più mesi» (7 settembre 1758).

Che scriverebbe oggi Luigi Laghi? Peccato che non si produca più la cioccolata carmelitana!

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Per iscrivervi alla Newsletter, potete compilare il form presente al seguente indirizzo web, dove potrete anche leggere online il numero di questo mese:
https://www.ocarm.info/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/prayer/20231121032449/

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ABiGOC si rinnova! A partire da questo numero, la newsletter dellArchivio e della Biblioteca Generali dei Carmelitani si presenta con due grosse novità. Prima di tutto, un nuovo formato che ci permette di pubblicare agevolmente più notizie. In secondo luogo, luscita mensile e non più settimanale dei numeri. Questo aggiornamento è stato possibile grazie alla collaborazione con lUfficio delle Comunicazioni Carmelitane. Circa i contenuti, non solo continueremo a informarvi sulla vita dellArchivio e della Biblioteca Generali, ma cercheremo di farvi conoscere le attività degli altri enti culturali dellOrdine Carmelitano sparsi per il mondo. 

Speriamo, allora, che ABiGOC risulti ancora più agevole ed interessante. Buona lettura!

Potete leggere il formato Newsletter al seguente indirizzo web: https://www.ocarm.info/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/prayer/20231026032644/

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LE PUBBLICAZIONI CARMELITANE

Mercoledì 25 ottobre 2023, alle ore 17:45, presso il Centro Internazionale Sant’Alberto (Roma), è stato presentato il volume La demolita chiesa di S. Nicola dei Cesarini a Roma, di Cristina Cumbo, realizzato attraverso ricerche d’archivio.

Con l’occasione, abbiamo intervistato l’Autrice: Sappiamo che ti occupi di archeologia cristiana e con questo volume hai voluto ricostruire la storia della chiesa e del convento di San Nicola dei Cesarini di Roma, attraverso la stratificazione archeologica dell’area. Quali sono stati, se ci sono stati, i problemi che hai incontrato durante lo studio di questo tema? Ti chiederemmo di raccontare soprattutto come hai ricostruito il patrimonio disperso del San Nicola.

«Posso dire che l’archeologia cristiana si è configurata certamente come una base importante da cui partire, ma non è stata l’unica in questa ricerca, in quanto la chiesa moderna di San Nicola dei Cesarini si va ad impostare sulla fase medievale e su quella ancora precedente, romana, dei templi veri e propri. A volte, però, capita che i tempi più recenti siano, paradossalmente, quelli più complessi da ricostruire. È accaduto che chiesa e convento di San Nicola, all’epoca della demolizione avvenuta tra il 1926 e il 1927, considerati in pessime condizioni di conservazione, siano stati definiti poco importanti ai fini della preservazione della loro memoria. Mentre possediamo due foto e qualche acquerello dell’esterno della chiesa, non abbiamo nulla che documenti visivamente l’interno. Le foto sono unicamente relative alla demolizione, quindi abbiamo resti di muri, del rivestimento delle pareti del convento e nulla più. Ci vengono tramandati, però, una descrizione scritta dell’aspetto della chiesa e un elenco di opere. Seppur in modo frammentario tra i vari archivi romani, sono riuscita a ricomporre il complesso puzzle della storia della chiesa e dei suoi manufatti, alcuni dei quali ancora esistenti e conservati sia a Roma che in altri luoghi d’Italia, altri invece scomparsi o trafugati. È stato difficile, per esempio, capire quale fosse la “composizione” del pavimento che doveva essere piuttosto “affollato” di tombe. Le lapidi e gli ossari, che appaiono oggi ricoperti di muffe e licheni, si trovano presso il Cimitero Verano e, grazie alla mia ricerca, sono stati finalmente individuati, ma in precedenza se ne era persa quasi totalmente la memoria. Sono stati necessari vari sopralluoghi e un’attenta consultazione dei documenti d’archivio per giungere alla loro identificazione.

Oltre alle difficoltà, ci sono state anche delle certezze, come le tele di San Nicola e del profeta Elia che furono trasportate nella chiesa della Beata Vergine del Carmelo annessa al Collegio Internazionale Sant’Alberto, dove ancora sono conservate.

È possibile definire la ricerca sulla chiesa di San Nicola dei Cesarini come una vera indagine storico-artistica, archivistica e architettonica inquadrata in un contesto del tutto archeologico. Ovviamente, all’analisi dei documenti è stato assolutamente necessario affiancare delle verifiche in situ e ciò mi ha permesso di avere una visione d’insieme. È difficile da spiegare a parole, ma nella mente di un archeologo, ricorrendo a quanto appreso dalle fonti e comparando i resti materiali, anche le strutture demolite riacquistano forma. Ormai mi basta semplicemente osservare l’Area Sacra di Largo Argentina, recentemente aperta al pubblico, e la chiesa di San Nicola dei Cesarini è ancora lì, con il suo convento dimora dei Carmelitani, i fedeli che entrano nell’edificio di culto per recitare qualche preghiera e accendere una candela.»

Per approfondimenti e acquisto della pubblicazione, si rimanda al sito di Edizioni Carmelitane: 

https://edizionicarmelitane.org/collections/novita/products/la-chiesa-demolita-di-san-nicola-dei-cesarini-a-roma.

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IL NUOVO SITO WEB DI ABiGOC

Per facilitare la ricerca d’informazioni da parte degli studiosi, abbiamo unificato i siti web dell’Archivio e della Biblioteca Generali dell’Ordine Carmelitano, che fino ad ora costituivano due distinti canali di comunicazione. Speriamo, in questo modo, di rendere più agevole la condivisione delle attività e delle collaborazioni attive tra l’Archivio e la Biblioteca.

Potete visitare il nuovo sito al seguente indirizzo: www.archivioocarm.com.

Vi troverete informazioni e comunicazioni relative a entrambe le istituzioni culturali, in particolare:

  • la presentazione del patrimonio documentario e librario
  • i regolamenti per l’accesso degli studiosi e per la richiesta di fotoriproduzioni
  • i bandi per gli assegni di ricerca
  • la descrizione delle attività, dei progetti e delle collaborazioni
  • le novità sulle pubblicazioni
  • la cronologia della Newsletter e degli avvisi all’utenza.

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ASSEGNO DI RICERCA BiGOC – PRIMA EDIZIONE (2023)

Il 19 settembre 2023 la Biblioteca Generale Carmelitana ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca dell’importo pari a 5000 euro e della durata di nove mesi (1° marzo – 30 novembre 2024), dal tema Ricostruzione della Biblioteca della Traspontina a partire dalle note di possesso presenti sui manoscritti e libri antichi della Biblioteca Generale Carmelitana.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 15 gennaio 2024.

Il bando è consultabile e scaricabile al seguente indirizzo web:

https://archivioocarm.com/assegno-di-ricerca-bigoc-prima-edizione-2023/.

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Per iscrivervi alla Newsletter, potete compilare il form presente al seguente indirizzo web, dove potrete anche leggere online il numero di questo mese:
https://www.ocarm.info/cgi-bin/dada/mail.cgi/archive/prayer/20231026032644/

Assegno di ricerca alla memoria di p. Emanuele Boaga, O.Carm. – Settima edizione (2023)

Come ogni anno, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, O.Carm., che fu archivista generale dell’Ordine per circa trent’anni.

I progetti devono essere incentrati su ricerche storiche, religiose, filologiche o archivistiche, partendo dall’analisi del patrimonio documentario conservato nel nostro Archivio. L’obiettivo è quello di produrre un elaborato scientifico sulla base degli studi effettuati (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.), di cui si valuterà la pubblicazione con Edizioni Carmelitane.

La scadenza per l’invio delle candidature è prevista per il 3 agosto 2023.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito internet dell’Archivio: https://archivioocarm.com/assegno-di-ricerca-alla-memoria-di-p-emanuele-boaga-o-carm-settima-edizione-2023/ .

BANDO DI SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI N. 1 ASSEGNO DI RICERCA

Decorrenza 15 marzo 2023 – Scadenza 3 agosto 2023

Conformemente alle proprie finalità, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano (d’ora in poi AGOC) indice una selezione per titoli e colloquio per il conferimento a studiosi di n. 1 assegno di ricerca, intitolato alla memoria dell’archivista p. Emanuele Boaga, O.Carm., per lo svolgimento di ricerche storiche, storico-religiose, filologiche o archivistiche relative all’Ordine Carmelitano, da condursi utilizzando il patrimonio dell’AGOC, e che abbiano come obiettivo la produzione di un elaborato scientifico (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.). La Commissione scientifica si riserverà di valutare la pubblicazione di tale elaborato nelle riviste o collane scientifiche dell’Ordine Carmelitano.

Importo dell’assegno: 5500 euro lordi.

Regime di prestazione autonoma e assenza di vincoli di subordinazione: il vincitore non sarà inserito nell’organigramma dell’Archivio né nelle sue attività e potrà liberamente organizzare la propria ricerca, anche da casa. Tasse ed eventuali contributi previdenziali saranno determinati sulla base del regime fiscale e previdenziale del vincitore (p.iva o gestione separata): per tale ragione il vincitore prescelto dovrà comunicare la propria situazione fiscale all’amministrazione dell’Archivio al momento dell’accettazione dell’assegno.

Assegno compatibile con altre borse o redditi da lavoro.

Durata: 9 mesi (1 novembre 2023 – 31 luglio 2024), durante i quali l’assegnista sarà libero di organizzare in autonomia tempi e modi della ricerca.