La nona edizione dell’Assegno di ricerca intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, indetto dall’Archivio generale dell’Ordine carmelitano, è stata vinta dal dottor Filippo Catanese, archivista paleografo e dottore di ricerca in Cultural Heritage Studies.
Filippo svolgerà un progetto di edizione critica intitolato: Le visite della Congregazione Mantovana dell’Ordine Carmelitano tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo, incentrato su due registri manoscritti conservati presso il nostro archivio, contenenti i resoconti delle visite effettuate dai priori generali Enrico Silvio (1599) e Girolamo Ari (1660) ai vari conventi della Congregazione Mantovana.
Questo lavoro di ricerca darà ulteriore luce a una delle più importanti riforme dell’Ordine carmelitano, permettendo di mappare le singole case e i frati che vi appartenevano e di conoscerne nel dettaglio l’organizzazione amministrativa, comunitaria e patrimoniale.
L’Archivio e la Biblioteca generali hanno due nuovi direttori: per l’Archivio padre Giovanni Grosso, ex preside dell’Institutum Carmelitanum e storico della Chiesa, che ha già ricoperto il ruolo di archivista generale nel 2014-2015; e per quanto riguarda la Biblioteca padre Max Agung, proveniente dall’Istituto Carmelitano Indonesiano, nel cui contesto si è dedicato alla ricerca e promozione della spiritualità del Carmelo.
Anche la carica di preside dell’Institutum è stata rinnovata, con la nomina di padre Boby Sebastian Tharakkunnel, specialista in diritto canonico e civile, il quale coordinerà e promuoverà le attività scientifiche per i prossimi sei anni.
Oggi vi vogliamo mostrare una particolarità di un nostro manoscritto della sezione Personae, un tempo appartenente alla Biblioteca della Traspontina e contenente il testo della Logica nostri carmelitae Ioannis Baptistae Bacconis antiqui doctoris celeberrimi.
Datato 1646-1647, questo volume porta la firma di fra’ Giovanni Abramo Peri, frate carmelitano e giovane studente del reale convento di Napoli, che lo aveva originariamente in uso. Nel dettaglio raffigurato alla carta 11r, un piccolo disegno riempitivo di sua mano: un agnello stilizzato, accompagnato da un cartiglio con la scritta «Ubi humilitas ibi sapientia» — “Dove c’è umiltà, lì c’è sapienza”.
In tutto il volume compaiono minuti disegni di ogni sorta, al fine di decorare spazi e pagine bianche.
Siamo lieti di annunciare che la IX Edizione dell’Assegno di ricerca intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, indetto dall’Archivio generale dell’Ordine Carmelitano, è stata vinta dal dottor Filippo Catanese, con il progetto di edizione critica intitolato: Le visite della Congregazione Mantovana dell’Ordine Carmelitano tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo.
Questo lavoro di ricerca darà ulteriore luce a una delle più importanti riforme dell’Ordine carmelitano, permettendo di mappare i singoli conventi e frati che vi appartenevano e di conoscerne nel dettaglio l’organizzazione amministrativa, patrimoniale ed economica.
Come ogni anno, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, che fu archivista generale dell’Ordine per circa trent’anni. I progetti devono essere incentrati su ricerche storiche, religiose, filologiche o archivistiche, partendo dall’analisi del patrimonio documentario conservato nel nostro Archivio. L’obiettivo è quello di produrre un elaborato scientifico sulla base degli studi effettuati (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.), di cui si valuterà la pubblicazione con Edizioni Carmelitane. La scadenza per l’invio delle candidature è prevista per il 31 luglio 2025.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al bando:
Da alcuni anni, grazie ai contributi dell’8xMille della Conferenza Episcopale Italiana destinati ad Archivi e Biblioteche ecclesiastiche, il nostro archivio ha potuto programmare e commissionare alcuni interessantissimi progetti di restauro dei sigilli conservati nella Sezione Diplomatica.
Infatti, tra il 2023 e il 2024 il dottor Luca Becchetti, Conservatore dei Sigilli dell’Archivio Vaticano e Responsabile del laboratorio di restauro Sphragis, ha riportato all’antica bellezza un totale di 87 sigilli in cera, 50 ancora attaccati alle originarie pergamene e 37 staccati, caduti da privilegi vescovili e bolle pontificie a causa dell’usura del tempo oppure da essi recisi in conseguenza della vecchia abitudine, non più accettabile secondo le moderne tecniche di conservazione, di custodirli separatamente dai documenti membranacei di provenienza.
La nostra speranza è di poter proseguire in questa attività anche in futuro, completando così l’opera di restauro e studio dei restanti sigilli pendenti in cera e piombo della nostra preziosa collezione.
Siamo lieti di informarvi che l’attività di catalogazione del patrimonio librario della Biblioteca Generale Carmelitana sta procedendo a pieno ritmo e ha condotto, attualmente, all’inserimento di 1.115 record bibliografici (tra volumi antichi, moderni e nuove acquisizioni), all’interno del portale degli istituti culturali ecclesiastici BeWeb, in collegamento con il più ampio sistema di catalogazione nazionale Opac SBN. Questo risultato rappresenta per il nostro istituto un dato senza dubbio incoraggiante e dimostra l’importanza della catalogazione quale attività principale per la diffusione e la conoscenza delle collezioni librarie della Biblioteca, che consente, inoltre, di effettuare anche un controllo sulle stesse. Consapevoli del vasto lavoro che ci aspetta e prevedendo una conclusione dell’attività in tempi dilatati, stiamo dando priorità a quelle che pensiamo possano essere le esigenze di studio e di ricerca della nostra comunità da un lato e degli utenti esterni dall’altro. Infatti, in questo momento, abbiamo avviato, parallelamente, anche la catalogazione dei periodici, con un costante aggiornamento del posseduto.
La Biblioteca Generale Carmelitana ha avuto il piacere di partecipare alla Giornata di studi “Descrivere incunaboli”, organizzata dal Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, nell’ambito del progetto PRIN 2020: “MeMo: Memory of Montecassino”.
L’incontro, patrocinato dalla biblioteca stessa, insieme alla SISBB, all’AIB Sicilia e alla Società di storia patria per la Sicilia orientale, si è svolto l’11 ottobre scorso presso il Monastero dei Benedettini di Catania e ha riguardato i progetti di studio e di descrizione di importanti fondi incunabolistici italiani.
Il lavoro di schedatura degli incunaboli, da poco intrapreso dalla Biblioteca Generale Carmelitana, è stato illustrato da Rosa Parlavecchia (Università di Salerno) e da Sara Bischetti (Biblioteca Generale Carmelitana) ed è stato l’occasione per divulgare la conoscenza del più antico patrimonio librario ivi conservato.
L’Archivio e la Biblioteca generalidell’Ordine Carmelitano su Academia.edu
L’Archivio e la Biblioteca generali dell’Ordine Carmelitano sono di recente entrati a far parte del portale Academia, con l’obiettivo di condividere e diffondere tra gli studiosi, sia religiosi che laici, le numerose pubblicazioni (monografie, saggi e articoli) scaturite negli ultimi anni dalle ricerche condotte in Archivio e Biblioteca. I diversi studi sono stati pubblicati da Edizioni Carmelitane, casa editrice della Curia Generalizia dell’Ordine Carmelitano e dell’Institutum Carmelitanum.
La finalità più ampia è stata, inoltre, quella di far conoscere l’Archivio e la Biblioteca dei Carmelitani in quanto istituzioni non solo ecclesiastiche, ma anche culturali, includendole all’interno della comunità scientifica internazionale per eventuali future collaborazioni e progetti.
L’ottava edizione dell’Assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, indetto dall’Archivio generale dell’Ordine Carmelitano, è stata vinta dalla dottoressa Antonella Dejure, la quale svolgerà uno studio intitolato: La corrispondenza delle monache carmelitane dei monasteri di San Gabriele Arcangelo di Capua e del Ss. Salvatore di Capri a padre Serafino Maria Potenza (1697-1763): regesto, edizione, studio storico e linguistico della documentazione conservata nell’Archivio generale dell’Ordine dei carmelitani.
Ci auguriamo che questo lavoro possa essere un’occasione non solo per contribuire a rafforzare l’identità dell’Ordine Carmelitano, ma anche per coinvolgere un’udienza internazionale, attraverso una tematica di interesse globale come quella della corrispondenza femminile.
Martedì 9 aprile 2024, alle ore 16, presso l’Università di Roma Tre, Dipartimento di Studi Umanistici, sarà presentato il volume Miracula et benefitia. Malattia, taumaturgia e devozione a Licata e in Sicilia nella prima età moderna (Edizioni Carmelitane, 2021), realizzato attraverso ricerche d’archivio.
Dialogheranno con l’autore i professori Paolo Broggio, Maria Chiara Giorda e Carla Noce, dell’Università di Roma Tre. L’evento sarà introdotto da Giovanna Brizi, postulatrice generale dell’Ordine carmelitano.
Come ogni anno, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, che fu archivista generale dell’Ordine per circa trent’anni.
I progetti devono essere incentrati su ricerche storiche, religiose, filologiche o archivistiche, partendo dall’analisi del patrimonio documentario conservato nel nostro Archivio. L’obiettivo è quello di produrre un elaborato scientifico sulla base degli studi effettuati (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.), di cui si valuterà la pubblicazione con Edizioni Carmelitane.
La scadenza per l’invio delle candidature è prevista per il 31 luglio 2024.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al bando:
Il beato Giovanni Battista Spagnoli, detto il Mantovano (1447-1516), umanista e poeta carmelitano, guidò per un lungo periodo la Riforma Mantovana, divenendo poi, nel 1513, priore generale dell’Ordine. Nella lettera autografa del 28 agosto 1514, che qui vi mostriamo, il Mantovano scriveva a Nicolò Audet (1481-1562), divenuto provinciale di Terra Santa, ordinandogli di recarsi a Cipro, sede della suddetta provincia, per prenderne possesso. L’Audet, infatti, ritardava il proprio trasferimento da Venezia, dove aveva risieduto fino a quel momento. Si tratta di una corrispondenza tra due personalità di spicco della storia carmelitana: un generale in attività, il Mantovano, e un futuro generale, l’Audet, che dieci anni più tardi sarebbe stato eletto anche lui a capo dell’Ordine.
Inoltre la lettera è anche una reliquia, poiché sottoscritta di proprio pugno dal beato Mantovano.
Vista la sua importanza, il documento è stato restaurato nel 2018 dalla dottoressa Eulalia Ramos, che lo ha reso nuovamente leggibile e consultabile.
La prima edizione dell’Assegno di ricerca indetto dalla Biblioteca Generale Carmelitana è stata vinta dalla dottoressa Rosa Parlavecchia, la quale svolgerà uno studio intitolato Ricostruzione della Biblioteca della Traspontina a partire dalle note di possesso presenti sui manoscritti e libri antichi della Biblioteca Generale Carmelitana.
Ci auguriamo che questo lavoro possa essere un’occasione per riportare alla luce la ricchezza del patrimonio librario del convento di Traspontina, che in antico era sede di uno dei più importanti luoghi di studio e formazione carmelitana.
Tra i tesori del nostro archivio abbiamo ritrovato l’antica ricetta dello spiritum carmeliticum, così come ideata da un certo padre Bernardo, presumibilmente sul finire del secolo XVIII. Di padre Bernardo non conosciamo né il cognome né il convento di appartenenza, ma sicuramente il suo amaro dovette essere molto apprezzato se la sua ricetta arrivò fino alla Curia generalizia dei carmelitani.
Per poterla riprodurre, procuratevi alcol purissimo di vino, erbe di melissa, salvia e timo – con la raccomandazione che non siano essiccate, ma freschissime, colte durante la stagione della loro fioritura -, buccia di arancio, fiori di rosmarino, aromi di carciofo, cannella, noce moscata, inoltre semi di coriandolo, di anice e di ortica. Fate macerare il tutto per almeno due giorni, rimescolando di tanto in tanto, poi distillate e bevete… ma con moderazione!
Giovedì 18 gennaio 2024, presso il Centro Internazionale Sant’Alberto (Roma), è stato presentato il volume L’attività di padre Serafino Maria Potenza (1697-1763) attraverso i documenti d’Archivio, di Simona Durante, pubblicato da Edizioni Carmelitane (vedi ABiGOC20/2023).
Alla presentazione sono intervenuti padre Vincenzo Criscuolo, ofmcap, già relatore generale del Dicastero delle Cause dei Santi, il professor Luca Carboni, dell’Archivio Apostolico Vaticano, e l’autrice. Tra i numerosi partecipanti erano presenti il segretario monsignor Fabio Fabene, il sottosegretario Bogusław Stanisław Turek e altri membri del Dicastero.
Ci fa piacere condividere con voi alcuni scatti della serata.
ABiGOC si rinnova! A partire da questo numero, la newsletter dell’Archivio e della Biblioteca Generali dei Carmelitani si presenta con due grosse novità. Prima di tutto, un nuovo formato che ci permette di pubblicare agevolmente più notizie. In secondo luogo, l’uscita mensile e non più settimanale dei numeri. Questo aggiornamento è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Ufficio delle Comunicazioni Carmelitane. Circa i contenuti, non solo continueremo a informarvi sulla vita dell’Archivio e della Biblioteca Generali, ma cercheremo di farvi conoscere le attività degli altri enti culturali dell’Ordine Carmelitano sparsi per il mondo.
Speriamo, allora, che ABiGOC risulti ancora più agevole ed interessante. Buona lettura!
Mercoledì 25 ottobre 2023, alle ore 17:45, presso il Centro Internazionale Sant’Alberto (Roma), è stato presentato il volume La demolita chiesa di S. Nicola dei Cesarini a Roma, di Cristina Cumbo, realizzato attraverso ricerche d’archivio.
Con l’occasione, abbiamo intervistato l’Autrice: Sappiamo che ti occupi di archeologia cristiana e con questo volume hai voluto ricostruire la storia della chiesa e del convento di San Nicola dei Cesarini di Roma, attraverso la stratificazione archeologica dell’area. Quali sono stati, se ci sono stati, i problemi che hai incontrato durante lo studio di questo tema? Ti chiederemmo di raccontare soprattutto come hai ricostruito il patrimonio disperso del San Nicola.
«Posso dire che l’archeologia cristiana si è configurata certamente come una base importante da cui partire, ma non è stata l’unica in questa ricerca, in quanto la chiesa moderna di San Nicola dei Cesarini si va ad impostare sulla fase medievale e su quella ancora precedente, romana, dei templi veri e propri. A volte, però, capita che i tempi più recenti siano, paradossalmente, quelli più complessi da ricostruire. È accaduto che chiesa e convento di San Nicola, all’epoca della demolizione avvenuta tra il 1926 e il 1927, considerati in pessime condizioni di conservazione, siano stati definiti poco importanti ai fini della preservazione della loro memoria. Mentre possediamo due foto e qualche acquerello dell’esterno della chiesa, non abbiamo nulla che documenti visivamente l’interno. Le foto sono unicamente relative alla demolizione, quindi abbiamo resti di muri, del rivestimento delle pareti del convento e nulla più. Ci vengono tramandati, però, una descrizione scritta dell’aspetto della chiesa e un elenco di opere. Seppur in modo frammentario tra i vari archivi romani, sono riuscita a ricomporre il complesso puzzle della storia della chiesa e dei suoi manufatti, alcuni dei quali ancora esistenti e conservati sia a Roma che in altri luoghi d’Italia, altri invece scomparsi o trafugati. È stato difficile, per esempio, capire quale fosse la “composizione” del pavimento che doveva essere piuttosto “affollato” di tombe. Le lapidi e gli ossari, che appaiono oggi ricoperti di muffe e licheni, si trovano presso il Cimitero Verano e, grazie alla mia ricerca, sono stati finalmente individuati, ma in precedenza se ne era persa quasi totalmente la memoria. Sono stati necessari vari sopralluoghi e un’attenta consultazione dei documenti d’archivio per giungere alla loro identificazione.
Oltre alle difficoltà, ci sono state anche delle certezze, come le tele di San Nicola e del profeta Elia che furono trasportate nella chiesa della Beata Vergine del Carmelo annessa al Collegio Internazionale Sant’Alberto, dove ancora sono conservate.
È possibile definire la ricerca sulla chiesa di San Nicola dei Cesarini come una vera indagine storico-artistica, archivistica e architettonica inquadrata in un contesto del tutto archeologico. Ovviamente, all’analisi dei documenti è stato assolutamente necessario affiancare delle verifiche in situ e ciò mi ha permesso di avere una visione d’insieme. È difficile da spiegare a parole, ma nella mente di un archeologo, ricorrendo a quanto appreso dalle fonti e comparando i resti materiali, anche le strutture demolite riacquistano forma. Ormai mi basta semplicemente osservare l’Area Sacra di Largo Argentina, recentemente aperta al pubblico, e la chiesa di San Nicola dei Cesarini è ancora lì, con il suo convento dimora dei Carmelitani, i fedeli che entrano nell’edificio di culto per recitare qualche preghiera e accendere una candela.»
Per approfondimenti e acquisto della pubblicazione, si rimanda al sito di Edizioni Carmelitane:
Per facilitare la ricerca d’informazioni da parte degli studiosi, abbiamo unificato i siti web dell’Archivio e della Biblioteca Generali dell’Ordine Carmelitano, che fino ad ora costituivano due distinti canali di comunicazione. Speriamo, in questo modo, di rendere più agevole la condivisione delle attività e delle collaborazioni attive tra l’Archivio e la Biblioteca.
Il 19 settembre 2023 la Biblioteca Generale Carmelitana ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca dell’importo pari a 5000 euro e della durata di nove mesi (1° marzo – 30 novembre 2024), dal tema Ricostruzione della Biblioteca della Traspontina a partire dalle note di possesso presenti sui manoscritti e libri antichi della Biblioteca Generale Carmelitana.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 15 gennaio 2024.
Il bando è consultabile e scaricabile al seguente indirizzo web:
Assegno di ricerca alla memoria di p. Emanuele Boaga, O.Carm. – Settima edizione (2023)
Come ogni anno, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, O.Carm., che fu archivista generale dell’Ordine per circa trent’anni.
I progetti devono essere incentrati su ricerche storiche, religiose, filologiche o archivistiche, partendo dall’analisi del patrimonio documentario conservato nel nostro Archivio. L’obiettivo è quello di produrre un elaborato scientifico sulla base degli studi effettuati (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.), di cui si valuterà la pubblicazione con Edizioni Carmelitane.
La scadenza per l’invio delle candidature è prevista per il 3 agosto 2023.
BANDO DI SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI N. 1 ASSEGNO DI RICERCA
Decorrenza 15 marzo 2023 – Scadenza 3 agosto 2023
Conformemente alle proprie finalità, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano (d’ora in poi AGOC) indice una selezione per titoli e colloquio per il conferimento a studiosi di n. 1 assegno di ricerca, intitolato alla memoria dell’archivista p. Emanuele Boaga, O.Carm., per lo svolgimento di ricerche storiche, storico-religiose, filologiche o archivistiche relative all’Ordine Carmelitano, da condursi utilizzando il patrimonio dell’AGOC, e che abbiano come obiettivo la produzione di un elaborato scientifico (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.). La Commissione scientifica si riserverà di valutare la pubblicazione di tale elaborato nelle riviste o collane scientifiche dell’Ordine Carmelitano.
Importo dell’assegno: 5500 euro lordi.
Regime di prestazione autonoma e assenza di vincoli di subordinazione: il vincitore non sarà inserito nell’organigramma dell’Archivio né nelle sue attività e potrà liberamente organizzare la propria ricerca, anche da casa. Tasse ed eventuali contributi previdenziali saranno determinati sulla base del regime fiscale e previdenziale del vincitore (p.iva o gestione separata): per tale ragione il vincitore prescelto dovrà comunicare la propria situazione fiscale all’amministrazione dell’Archivio al momento dell’accettazione dell’assegno.
Assegno compatibile con altre borse o redditi da lavoro.
Durata: 9 mesi (1 novembre 2023 – 31 luglio 2024), durante i quali l’assegnista sarà libero di organizzare in autonomia tempi e modi della ricerca.