Novità della Biblioteca

Il nuovo catalogo in rete

Siamo lieti di annunciarvi che la Biblioteca Generale Carmelitana ha da poco avviato l’attività di catalogazione del suo patrimonio librario, riversando le notizie su BeWeb, il portale bibliografico nazionale degli istituti culturali ecclesiastici, nel quale sono già reperibili i primi volumi catalogati.

Dalla homepage è possibile effettuare ricerche specifiche, cliccando sulla categoria “Beni librari” e inserendo le informazioni nelle apposite stringhe, oppure selezionando la categoria “Istituti culturali”, tramite il nome dell’ente conservatore. In questa nuova pagina, dall’icona relativa alla Biblioteca Generale Carmelitana, si accede direttamente al catalogo interno, dove sono presenti le ultime novità registrate e da dove si può circoscrivere il campo di indagine mediante la ricerca per autore e titolo. [foto 1]

La stessa procedura può essere eseguita partendo dal catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), cliccando su “Biblioteche”, in alto a destra della homepage. [foto 2]

L’adesione al Polo delle Biblioteche Ecclesiastiche (PBE) ha permesso, infatti, anche alla Biblioteca Generale Carmelitana di far confluire le sue collezioni all’interno di SBN, attraverso la condivisione di notizie bibliografiche e un punto di accesso di ricerca unico.

Se desiderate iniziare la ricerca o semplicemente curiosare, potete collegarvi al seguente link: https://beweb.chiesacattolica.it/benilibrari/.

Per consultare direttamente il catalogo della Biblioteca Carmelitana, potere cliccate invece qui: https://www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/4255/Biblioteca+Generale+Carmelitana#action=ricerca%2Frisultati&view=griglia&locale=it&ordine=&liberadescr=biblioteca+generale+carmelitana&liberaluogo=&dominio=345&ambito=ISTITUTI&highlight=BIBLIOTECA&highlight=GENERALE&highlight=CARMELITANA

Infine, se volete accedere dal più ampio catalogo SBN, collegatevi a questo link: https://opac.sbn.it/biblioteche.

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Pillole di codicologia: un  manoscritto miniato dell’Archivio

Oggi vogliamo parlarvi del pregiato apparato ornamentale visibile in un manoscritto membranaceo conservato presso l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano, con la segnatura II Pers. 27 (2). Il codice, scritto agli inizi del Quattrocento, costituisce il primo di due volumi contenenti il Dictionarium sacrum (lettere A e B nel primo tomo, lettera C nel secondo), composto dal magister e teologo carmelitano Michele Aiguani, altrimenti noto con il nome di Michele da Bologna (1320 ca.-1400). [foto 1]

La pagina d’incipit del testo mostra una preziosa iniziale figurata di colore rosa, su fondo blu filettato a biacca, con il ritratto ieratico dell’autore, in abiti carmelitani, seduto frontalmente su uno scranno. [foto 2]

Dall’iniziale si diparte un fregio miniato, caratterizzato da eleganti tralci d’acanto policromi, contornati da globetti dorati, che occupa tutti e quattro i margini della pagina. In basso, al di sotto della prima colonna di scrittura, è presente il signum dell’autore con le iniziali del nome (MB), in oro su campo blu; accanto, si intravede la sagoma di un altro stemma, in seguito trasformato nel vessillo dell’Ordine Carmelitano, ma che in origine doveva ospitare il blasone della nobile famiglia genovese dei Cattaneo, costituito da una banda diagonale rossa e due gigli in blu su campo bianco, come si osserva, infatti, nel secondo tomo del dizionario.  [foto 3 e 4]

All’interno del manoscritto ogni lemma relativo alla lettera A (es. Abstondere alla carta 17r) è evidenziato da eleganti iniziali filigranate, alternativamente in inchiostro blu e rosso, e le partizioni testuali sono segnalate da sottili segni di paragrafo, che si avvicendano negli stessi colori delle iniziali. [foto 5]

A completamento dell’apparato decorativo, è visibile, a carta 241r, in corrispondenza dell’inizio della nuova voce del dizionario (lettera B), una iniziale miniata, di colore rosa, su fondo blu filettato a biacca, riempita da motivi vegetali policromi avviluppati tra loro. [foto 6]

Il codice, analogamente ad altri manoscritti che tramandano opere dell’Aiguani, fu commissionato dalla famiglia Cattaneo, legata fin dalle origini alla comunità carmelitana, per poi appartenere, già dal XVI secolo, alla biblioteca di Santa Maria in Traspontina, come si evince dalla nota di possesso presente nel margine superiore della carta incipitaria.

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Curiosità dell’Archivio

Il 22 giugno 2023 suor Lucia Dos Santos è stata proclamata venerabile. Nel 1917, ancora bambina, assistette alle apparizioni della Madonna di Fatima, in Portogallo, insieme ai cuginetti, i beati Francesco e Giacinta Marto. Successivamente trascorse tutta la propria vita da religiosa, prima tra le suore dorotee e poi tra le carmelitane scalze del Carmelo di Coimbra, dove è deceduta nel 2005, all’età di 98 anni.

Oggi vogliamo presentarvi una breve lettera conservata presso l’Archivio generale dei carmelitani (O.Carm.), che suor Lucia scrisse di proprio pugno in risposta al generale dell’Antica osservanza, padre Kilian Lynch, il 27 agosto 1946, mentre si preparava il Congresso Internazionale del Terz’Ordine Carmelitano, che si sarebbe svolto proprio a Fatima nel 1950, in occasione del settimo centenario dello Scapolare. Nella lettera la venerabile confermava che a volte la Madonna le era apparsa indossando l’abito carmelitano.

Presso la Biblioteca Generale Carmelitana è conservata una preziosa cinquecentina che contiene le Egogle del noto poeta carmelitano Battista Spagnoli detto il Mantovano (1448-1516), conosciuto anche come il “Virgilio cristiano” [foto 1].

Il volume è stato stampato a Brescia dal tipografo e librario Bernardino Misinta nel 1502, ovvero agli albori del XVI secolo, in un’epoca in cui i libri a stampa (chiamati anche “cinquecentine” dal secolo di riferimento) cominciano man mano a svincolarsi dagli iniziali influssi dei libri manoscritti e a circolare con caratteristiche sempre più peculiari e qualificanti.

Nell’esempio che vi illustriamo oggi, il testo è preceduto dal cosiddetto “occhiello” – che verrà poi sostituito dal frontespizio vero e proprio – in cui si riportano le informazioni riguardanti l’autore e il titolo dell’opera [foto 2].

I caratteri tipografici adoperati sono ancora quelli c.d. “romani”, che riproducono le sembianze della scrittura umanistica utilizzata nei manoscritti quattrocenteschi, in particolare di ambito romano. Curioso il fatto che, accanto al testo edito, siano presenti – probabilmente per un errore di stampa – carte bianche poi riempite con il testo mancante da un lettore coevo, che scrive in una elegante e calligrafica corsiva “italica” degli inizi del Cinquecento [foto 3].

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Una curiosità dell’Archivio

In occasione del Congresso Internazionale del Terz’Ordine Carmelitano, che si svolse a Fatima nel 1950 per celebrare il settimo centenario dello Scapolare, il famoso ciclista italiano Gino Bartali, vincitore di tre Giri d’Italia (1936, 1937, 1946) e di due Tour de France (1938, 1948), inviò ai partecipanti una propria fotografia con firma autografa, ancora oggi conservata presso l’Archivio Generale dei Carmelitani, sulla quale si legge: “Al Congresso Internazionale Carmelitano con sinceri auguri. Gino Bartali, 12.2.50”.

Anche Gino Bartali indossava lo scapolare del Carmine, essendo un terziario scalzo, e frequentava il Movimento “La Famiglia” della Castellina (Firenze).

Dalla partecipazione ad Archivissima2023 e dalla Tavola rotonda su “I racconti di viaggio nei diari dei carmelitani nel Seicento”, è nata l’idea di creare e condividere un video per illustrare il Diario di viaggio del priore generale Giovanni Antonio Filippini, 1651-1653, conservato presso l’Archivio generale dell’Ordine carmelitano: un piccolo manoscritto tascabile, capace di restituire un colorito spaccato religioso e sociale dell’Europa dell’epoca, dalla Penisola italica alla Germania, passando per la Francia e le Fiandre.

Buona visione!

Assegno di ricerca alla memoria di p. Emanuele Boaga, O.Carm. – Settima edizione (2023)

Come ogni anno, l’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano ha indetto una selezione per il conferimento di un assegno di ricerca, intitolato alla memoria di p. Emanuele Boaga, O.Carm., che fu archivista generale dell’Ordine per circa trent’anni.

I progetti devono essere incentrati su ricerche storiche, religiose, filologiche o archivistiche, partendo dall’analisi del patrimonio documentario conservato nel nostro Archivio. L’obiettivo è quello di produrre un elaborato scientifico sulla base degli studi effettuati (articolo, monografia, edizione di fonti, inventariazione ecc.), di cui si valuterà la pubblicazione con Edizioni Carmelitane.

La scadenza per l’invio delle candidature è prevista per il 3 agosto 2023.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito internet dell’Archivio: https://archivioocarm.com/assegno-di-ricerca-alla-memoria-di-p-emanuele-boaga-o-carm-settima-edizione-2023/ .

Continuiamo la formazione degli archivisti con un nuovo corso, che si terrà presso l’Aula Magna della Pontificia Facoltà Marianum, a Roma, nei giorni 22-24 giugno c.a.

Mentre l’anno scorso abbiamo affrontato argomenti inerenti all’archivio corrente, quest’anno abbiamo pensato di presentare l’archivio storico nelle sue varie sfaccettature, dalla sua formazione alla gestione e valorizzazione del patrimonio documentario.

Queste iniziative didattiche nascono dalla collaborazione degli Archivi Generali dei servi di Maria e dei carmelitani e sono aperte non solo a coloro che lavorano nel settore, ma a chiunque fosse interessato alla materia.

In allegato troverete il depliant col programma e le modalità di iscrizione.

Cronaca delle visite all’Archivio e alla Biblioteca Generali dell’Ordine dei Carmelitani

Vorremmo raccontarvi le visite guidate del 19 maggio 2023, che si sono tenute presso l’Archivio e la Biblioteca Generali dei Carmelitani in occasione delle Giornate di valorizzazione del patrimonio ecclesiastico. I tre turni di visite hanno visto la partecipazione di una cinquantina di persone, tra dipendenti della Curia generalizia dei Carmelitani, professionisti del settore, studiosi e visitatori incuriositi, che si sono avvicinati vedendo il portone della Biblioteca aperto dopo quarant’anni.

Il tour è cominciato con un’introduzione sulla storia e l’organizzazione dell’Archivio e della Biblioteca da parte di p. Mario Alfarano; successivamente Sara Bischetti ha illustrato il patrimonio librario e gli strumenti di ricerca, mostrando alcuni esemplari più antichi qui conservati, tra cui incunaboli e cinquecentine. I visitatori hanno poi potuto percorrere i tre piani di scaffalature della Biblioteca, arrivando al livello in cui è ubicato l’Archivio: qui Simona Serci ha raccontato loro la storia e l’evoluzione dell’Ordine attraverso l’esposizione di bolle e brevi pontifici, capitoli generali e provinciali, documentazione del convento della Traspontina e del Collegio internazionale Sant’Alberto, terminando il percorso nel deposito ove è conservata la sezione documentaria della Postulazione generale, con i processi delle cause dei santi e beati carmelitani.

Le visite si sono concluse con la benedizione della Biblioteca da parte di p. Tadeusz Popiela, priore del CISA, per inaugurare la nuova apertura al pubblico, e con un rinfresco, accompagnato dalla musica al pianoforte di Loredana Birocci, che è diventato occasione d’incontro e di condivisione.

Siamo lieti di mostrarvi alcuni scatti fotografici della giornata e, grati a tutti per la calorosa partecipazione e per l’interesse dimostrati, ci auguriamo di poter replicare in futuro con altrettanto successo.  

Con i nostri migliori saluti,

Mario, ocarm, Sara e Simona